Riva
Un'ambientazione regolare viene scomposta per diverse tipologie di utilizzo
Un'ambientazione regolare per geometria e dimensioni viene scomposta altimetricamente e planimetricamente in due zone: una, a quota 0.00, pavimentata, l'altra, ribassata di circa 30 cm, lievemente allagata; una campitura intermedia trattata a ciottoli di fiume posati a secco, media il passaggio tra le due zone.
Un totem minimale e silenzioso per rigore geometrico e materiali impiegati (legno di rovere tinto scuro e ceramica sanitaria), incorpora in un unico elemento la postazione lavabo (consolle 02 – Palombacollectiondi Laufen) con la coppia di sanitari (vaso e bidet starck 2 di Duravit), nascosti all'interno di una retrostante panca; opportuni contenitori, in parte visibili a giorno ed in parte nascosti all'interno dei volumi in legno, corredano la struttura lignea, nascondendo le rubinetterie annesse al bidet o disegnando nicchie porta accessori; una fascia verticale fluorescente a servizio dello specchio lavabo, e la rubinetteria da parete della collezione Axor Citterio, completano la scultura, vero e proprio enigmatico totem centrale all'ambientazione.
La panca contenente i sanitari, rivolta a guardare una porzione di parete trattata a ledwall (di
Videoworks), rende possibile la visione simultanea di piu'
schermi TV o l'utilizzo di una
postazione computer.
Pannelli scorrevoli in tessuto (di
Studio Art) a movimentazione verticale od orizzontale diaframmano delicatamente la spazialita', andando di volta in volta a svelare o nascondere, suddividere o ricollegare visivamente i vari elementi presenti
nell'ambientazione.
Riva puo' essere
utilizzata in varie maniere: semplicemente quale locale bagno, in quanto dotato della giusta dotazione di
pezzi sanitari (lavabo, sanitari e vasca), oppure in maniera piu' ampia quale luogo di relax personale o ancora quale
ambientazione da condividere con amici: qui posso leggere;
dondolandomi nella mia culla
sospesa in midollino, praticare un piacevole massaggio plantare camminando sui ciottoli posati a secco, o ascoltare lo
sciacquettio della riva mossa dalla mia camminata; posso apprendere notizie o
visionare una qualsiasi altra tipologia di programmazione televisiva, farmi
accarezzare la schiena dalle raspose pareti rivestite in legno (di
Salis), o ancor piu' semplicemente soffermarmi a
visionare un fondale azzurro retro
illuminato, ed assistere all'evolvere cromatico del ciclo giorno-notte.
La vasca, da libera installazione da centro stanza (sempre
Palomba collection di
Laufen,
con rubinetteria di
Axor Citterio da pavimento), posizionata al centro della zona allagata, puo' essere
interpretata per quello che realmente è, oppure, in maniera piu' ampia, vista come un'imbarcazione arenata in prossimita' della
riva o in procinto di salpare; le sue sponde costituiscono un'insolita seduta per
piacevoli incontri,
leggere o guardare la TV.
Due corpi illuminanti sospesi di
Zeppelin, enfatizzano con i loro accenti di luce il bianco della
ceramica.
Moduli ceramici (di
ceramica Fioranese) in doppio formato (cm 6 x 50 sulla zona a quota 0.00 e cm 25 x 50 in quella allagata) e in
finitura beige, rivestono la pavimentazione e parte della zoccolatura, mentre tavolame di rovere naturale prodotto da
Salis, riveste tre pareti; la quarta, quella di fondo alla zona
allagata, è interamente
trattata mediante un pannello traslucido retroilluminato; un sistema di
illuminazione cangiante riproduce vari scenari cromatici secondo i criteri della
cromoterapia.
E' la piacevole luminosita' diffusa dal
fondale, miscelata con gli accenti luminosi disegnati dai corpi alogeni sospesi o
sapientemente incassati in maniera radente alle pareti, a disegnare la
rilassante atmosfera generale.
Il senso di
trasformabilita' di
Riva non va cercato quindi necessariamente od
esclusivamente nella movibilita' di alcuni elementi, ma va individuato soprattutto nella possibilita' di leggere ed interpretare l'ambientazione in varie
maniere; come il luogo dedicato all'igiene personale, o, in maniera piu' ampia come uno
spazio in cui concedersi momenti di
svago o relax, in cui leggere, scrivere, lavorare, un luogo insomma aperto alla libera
interpretazione della fantasia.
Filippo Bombace