Intervento:
Recupero conservativo di un edificio storico residenziale
Luogo:
Largo di Porta Bologna 43 - Modena
Progettisti:
Stefano Delli
Progetto:
Strutture: Augusto Gambuzzi
Impianti:
Stefano Mostardi - Brainstorming srl
Anno di redazione del progetto:
2004 - 2006
Anno di esecuzione:
2005 - 2007
Imprese esecutrici:
Vam SpA
Fornitori:
Chelli (pavimenti e rivestimenti), MGM (intonaci), Erega (pavimentazione veneziana, pastelloni), Ecosistemi (impianti elettrici), Gavioli Giliana (decorazioni pittoriche), BF Tecnologie Di Bersani (impianto radiante a parete e pavimento), Gavioli Venturini (centrale termica)
Dati dimensionali dell'intervento:
1.200 mq superficie lorda
 TRATTO DALLA RIVISTA:
 |
| 
Biorestauro Tecnologie ecocompatibili per recuperare Palazzo Benatti e le sue decorazioni di inizio Novecento
L'Emilia Romagna costituisce davvero un buon esempio nel campo
degli interventi di edilizia bioecologica, del recupero sostenibile
del costruito e del risparmio energetico.
Operazioni abbastanza
complesse quando si tratta di edilizia storica come nell'intervento
realizzato dall'architetto Stefano Delli per un edificio privato
di prestigio inserito nel tessuto storico di Modena e recuperato
secondo le piu' attuali tecnologie bioecompatibili e per questo
premiato nella categoria "Edilizia Ristrutturazione Restauro" con
il Premio Sostenibilita' 2007 promosso da Bio Eco Lab.
Proprio
qui, infatti, e' stata sperimentata l'applicabilita' dei criteri della
sostenibilita' in contesti che hanno particolari vincoli. La costruzione
e' un edificio in muratura di notevole prestigio, con solai e
copertura in legno e si sviluppa su quattro piani fuori terra.
Le
facciate, rivestite da intonaci e pitture a base calce, presentano
ampie finestrature dotate di lesene e architravature a rilievo,
cornici marcapiano e sporti di gronda intonacati con relativi scoli.
All'interno vi erano pavimentazioni di vario genere (seminato
veneziano, pietra, legno), intonaci e affreschi sempre a base di
calce. Alcuni vani presentavano decorazioni databili ai primi anni
del Novecento. Le scelte di progetto intraprese, tutte improntate
sui criteri della bioedilizia e del risparmio energetico, si sono concentrate
in particolare sull'involucro edilizio e sugli impianti per il
massimo raggiungimento di benessere negli spazi interni.
Quello
che in realta' si e' preferito valorizzare sono state le "doti passive"
dell'edificio, considerando tra l'altro che l'erroneo orientamento dei fronti principali e di gran parte le aperture limitava l'apporto
dei guadagni solari.
Per quanto riguarda l'involucro, l'obiettivo e'
stato quello di migliorare essenzialmente la qualita' della massa
muraria e dei solai, sia per l'inerzia termica, sia dal punto di vista
della sua coibentazione per ridurre al minimo le dispersioni termiche,
almeno per quanto consentito da una struttura esistente
caratterizzata da murature in mattoni pieni, ponendo anche attenzione
alle problematiche acustiche, nella sovrapposizione e
stratificazione dei diversi elementi.
Specificatamente gli interventi
hanno interessato il solaio di copertura e quelli intermedi; qui si e'
intervenuto sostituendo tutte le parti collabenti, incrementando la
capacita' inerziale e la resistenza termica complessiva, mentre sulle
murature esterne in mattoni pieni, su cui si e' potuto intervenire quasi esclusivamente dal lato interno, sono stati apportati intonaci
coibenti a base di calce e cocciotherm.
Il tutto ha consentito
di classificare la costruzione come "Casa Clima B". Anche l'illuminazione
naturale e' stata potenziata tramite l'eliminazione di
tutte le superfetazioni presenti nel cortile interno, in maniera tale
da permettere alle finestrature, in alcuni casi ampliate, di disporre
di molta piu' luce. Altrettanto importante e' stato l'intervento
sulla ventilazione naturale per cui si e' sfruttata la presenza delle
numerose bocchette sulle facciate esterne.
Le scelte di progetto
riguardanti gli impianti sono state calibrate al fine di ottenere un
elevato livello di comfort termoigrometrico interno, pur contenendo
i consumi energetici. Sono stati privilegiati, per questo motivo,
i sistemi di riscaldamento e raffrescamento di tipo radiante, a
pavimento e a parete. Anche l'impianto elettrico e d'illuminazione e' stato progettato secondo i principi della biocompatibilita', del
benessere e del risparmio energetico.
Conclude l'intervento, l'opera
di restauro delle superfici pittoriche presenti nei vani comuni e
negli appartamenti dell'edificio, struttura riportata alla originaria
bellezza con la contemporanea consapevolezza delle tecnologie da impiegare nei diversi campi dell'architettura.
Elisa Caivano
|
Progettisti Leggi la scheda completa del progettista oppure sfoglia direttamente gli altri progetti
|