Intervento:
Concorso per il programma di recupero della zona "Magliana", realizzazione di un complesso edilizio a uso commerciale, ricettivo e per servizi privati - 2 classificato
Progettisti:
Tommaso Valle
Progetto:
Tommaso Valle (capogruppo), Gianluigi Valle (responsabile della progettazione) - Studio Valle Progettazioni; Paolo Vacatello, Massimiliano Celani, Marco Garofano,
Stefano Rosa, Marta Scuncio, Alessandro Toppi Progettazione urbanistica: Piero De Vita Risparmio energetico: Livio De Santoli Progettazione impianti e strutture: Progetto CMR srl Edilizia alberghiera e commerciale: Progetto CMR srl
Commitente:
Ente Banditore ATI Imprese G&G Di Stefano SpA, Federici Costruzioni srl di concetto con Comune di Roma Dip. VI
Anno di redazione del progetto:
2006
Costo:
47.940.000,00 Euro
Dati dimensionali dell'intervento:
126.400 mq superficie lorda
Caratteristiche tecniche particolari:
Frangisole ad acqua per impieghi sanitari
Foto:
Andrea Jemolo (foto modello)
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Nuove identita' Il progetto dello Studio Valle ricerca una matrice comune che valorizza i molteplici volti del paesaggio
Tommaso Valle a ragione puo' essere considerato uno tra i piu' importanti
esponenti della contemporaneita' romana. In oltre un trentennio,
che lo ha visto debuttare in un periodo in cui l'architettura
italiana era caratterizzata da talenti come Ponti, Albini, Figini e
Pollini, Moretti, Gardella, Gregotti e Zanuso, il professor Valle ha
saputo raccogliere la pesante eredita' di una architettura smarrita,
alla ricerca di una nuova trasformazione creativa.
Il concorso per il
recupero urbano della zona Magliana lo ha visto tra i protagonisti,
avendogli attribuito un meritatissimo secondo posto. Il sito e' soprattutto
un quartiere che da decenni convive con spontaneismo
edificatorio, abusivismo e speculazione. Un territorio desolato tra la
citta' vera, Roma appunto, e il suo grande aeroporto internazionale.
La Magliana e' stata per lungo tempo un distretto operoso fatto
di piccole e medie imprese che la nuova economia ha duramente
messo alla prova.
E' da queste considerazioni che Valle ha tentato,
con la sua proposta, di risarcire questo territorio, di fornire un ambizioso
futuro a un quartiere complesso e degradato. Il progetto e'
stato sviluppato a partire dall'analisi dei rigidi vincoli di context:
accessibilita' esistente e programmata, particolare conformazione dei comparti, allineati e definiti da margini infrastrutturali non permeabili.
L'analisi, attenta e appassionata, di quello che definiremmo
il paesaggio, nell'accezione scientifica del termine, e la lettura dei
luoghi, delle visuali, hanno guidato il processo ideativo con una logica
encomiabile. Ai tre comparti, richiesti dal bando, Valle ha scelto
di sovrapporre uno strato unificante, cosi' da delineare un segno
unitario forte. Il tentativo e' quello di sviluppare un'unica matrice geometrica, un'unica forma, generatrice del tutto.
La superficie che
se ne ottiene si snoda lungo tutta l'area d'intervento diventando
parcheggio multipiano, centro commerciale e attacco a terra della
torre; per farlo sono state individuate delle linee di flusso dall'andamento
sinuoso, con funzione di collegamento tra i vari edifici, che si
espandono dal livello di copertura del centro commerciale, alla collina
artificiale, al fronte dell'albergo fino a concludersi nel manufatto destinato a servizi privati.
La superficie cosi' ottenuta risulta tagliata
a formare una trama complessa e articolata. L'unico elemento di
rottura rispetto allo sviluppo longitudinale della composizione e' la
torre che accogliera' l'hotel, un chiaro landmark capace di instaurare
rapporti dialettici con le emergenze verticali del paesaggio. La
torre, un elegante prisma tripartito ottenuto dallo slittamento del
connettivo centrale, presenta una facciata altamente tecnologica corredata da un sistema di schermatura solare ad alta efficienza.
Grande importanza e' stata data al progetto dello spazio aperto, inteso
come una grande matrice organico-compositiva volta alla configurazione
di un unicum definito dall'integrazione del sistema del
verde e dalla viabilita' interna costituita da diverse tipologie di flussi.
La struttura del verde pervade l'intero impianto urbano, controllando
di fatto anche la struttura compositiva; cio' avviene imponendo
su tutto la grande piastra basamentale da cui far emergere la sola
torre dell'hotel.
La pista ciclabile funge da raccordo tra spazi verdi
dislocati in posizione diametralmente opposta rispetto all'area di
progetto e in quota invade lo spazio commerciale per poi arrivare a
connettersi con la linea ciclabile che proviene dall'argine del Tevere.
Infine la grande area naturalistica situata a nord e' studiata quale
fondale alla Valle dei Casali e come grande area paesaggistica visibile
dall'intero complesso progettato.
Il nuovo parco e' caratterizzato
dal mantenimento delle alberature esistenti, in filari e soprattutto
a gruppi alberati, e dalla previsione di aree e percorsi attrezzati
connessi con la pista ciclabile che attraversa il parco.
Alessandro Beato
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