Progettisti:
Studio Vincenzo Ruta - Simona Giglio
 TRATTO DALLA RIVISTA:
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Vivificante fil rouge Il colore come mezzo per entrare in contatto con l'anima
Vincenzo Ruta e Simona Giglio, architetti, marito e moglie, un percorso formativo e personale comune e una casa da progettare, a Lama, a pochi chilometri
da Taranto. Con l'espressione fresca di chi non perde mai il piacere di stupire e di meravigliare propongono
una spazialita' moderna e aperta, definita principalmente dai cromatismi decisi a dalle peculiarita' intrinseche dei materiali che si susseguono per i 190 mq del piano rialzato della residenza e per i 100 mq del piano interrato.
I criteri di progettazione dell'abitazione partono dalla definizione funzionale delle aree in due blocchi, uno destinato alla zona giorno ed uno alla zona notte, separati da una fascia in cui si distribuiscono i servizi, gli ingressi e un corpo
scala da cui si accede al seminterrato riservato alla taverna e allo studio dei due professionisti. La distribuzione spaziale che risponde ai rigori della logica e della funzionalita' diventa scenario minimale nel quale gli arredi e i materiali librano pienamente l'intera potenzialita' espressiva.
Via le trame murarie per la zona giorno concepita come un unico grande spazio in cui la suddivisione delle aree soggiorno, cucina, pranzo, e' data dalle differenze di quota dei piani e dal caldo parquet flottante in listoni a plancia unica di Rovere trattato ad olio, che si contrappone al rigore del gres porcellanato della cucina. Spicca con forza, nel soggiorno dal design metropolitano, il muro rivestito in pietra di Trani.
Legame forte con il background culturale che coabita elegantemente con il design dei divani Pollock, della lampada Gilda e del blocco del termocamino rosso amaranto. Un gradevole menage fra la cultura locale consistente e quella meno densa, globale, della contemporaneita', in forte divenire. I progettisti mettono in relazione le
due realta' sfruttando le potenzialita' dei materiali e dei colori.
Il rosso, vivo, forte, passionale, irriverente,
dalla forte valenza antropologica, nelle sue declinazioni
percorre tutta la casa, con una divertente maniacalita'. Rosso con una forte virata sull'arancio la parete di fondo della cucina, rosse le sedie della penisola in rovere sbiancato con top in acciaio, rosso
il volume della dispensa.
Come una decisa provocazione alle tesi cromoterapiche - colori pacati per conciliare il sonno - l'autentico fil rouge contamina l'omogeneita' del pavimento in rovere della zona notte
e colora di rosso il letto e la cabina armadio della camera padronale. Perche', come sostiene Kandinski,
il colore e' un mezzo per entrare direttamente in contatto con l'anima e il rosso ha un potere vivificante e stimolante sul cuore.
Rosita Romeo
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