Cono di vetro
Il progetto vincitore della sede Acea a Roma propone un cono ellittico per un'innovativa impresa di servizi
L'illusione ottica non e' solo una falsificazione percettiva che avviene quando osserviamo un orizzonte, ma puo' diventare, attraverso
l'abile intervento di un progetto
architettonico, una nuova forma di realta', che non e' neppure un'illusione, bensì un modo nuovo di organizzazione
spazio - temporale, che sovverte il vecchio ordine, per rinnovarne il
contenuto, e anche il significato.
E' inevitabile che, se
otteniamo una nuova percezione di ambiente, cambi nel contempo anche l'idea che
otteniamo di esso. Il progetto vincitore per la riqualifica della sede Acea di Roma, a opera degli
Architetti Emidio Pacini e Marco Bredice, ha raggiunto l'intento in modo affatto scontato, sia per
l'originalita' architettonica delle forme, sia per il
vincente connubio tra le
forme e la luce.
Acea e' un'impresa di
servizi con una struttura gia' esistente che e' stata nuovamente interpretata
perseguendo obiettivi ben precisi,
in particolare partendo dalla zona del piano seminterrato: e' stata
sbloccata la rigidita' percettiva della zona ingresso,
amplificandola con la costruzione di coni prospettici che hanno consentito
un'illuminazione diretta e non artificiale delle sale nei seminterrati, inoltre e' stata
valorizzata l'area del cortile interno: il risultato e' che gli ambienti di ingresso, sale nei seminterrati e cortile, pur mantenendo intatte le proprie
funzionalita', si sono perfettamente
armonizzati.
La vera innovazione
e' stata realizzata attraverso un
tronco - cono ellittico rovesciato rivestito di vetro, che si erge centrale rispetto agli altri coni
disposti lungo le fiancate del
cortile.
La forma del cono ellittico
vetrato non solo sorprende i visitatori, ma, forse e' stato concepito come un
imbuto, con la funzione di far
convogliare i fotoni di luce, e non disperderli. La funzione dell'ellisse vetrata assolve anche
all'importante ruolo di areazione, e snodo delle uscite di sicurezza
all'aperto delle sale riunioni.
All'interno dell'imbuto o cono, sono stati
inseriti degli ascensori per permettere anche ai disabili la fruibilita'
dell'interrato.
L'ubicazione dell'ellisse vetrata e' centrale
rispetto a un cortile valorizzato dal prato inglese,
delimitato a sua volta da una passerella di legno, il risultato di questa valorizzazione estetica del
cortile e' l'aver ottenuto un luogo di relax e socializzazione. E' inoltre interessante
notare che il logo di Acea si affacci sul cortile, dove il sottostante cono
vetrato, che appare quasi sospeso rispetto al prato, in quanto e'
circondato da un cordolo di acqua, ricalca la stessa figura ellittica del logo stesso.
Al di sotto del suggestivo cortile vi e' la zona interrata dove sono
disposte le sale riunioni e i locali accessori come i servizi
igienici, e il guardaroba. Le sale riunioni sono
suddivise da pareti scorrevoli insonorizzate che garantiscono comfort acustico e
adattabilita'. Particolarmente coreografica
definirei l'area lounge in cui s'innesta il cono ellittico le cui
vetrate lasciano entrare tutta la luce necessaria, e intorno al quale sono disposti dei comodi divani con
lampade ad arco in stile anni Cinquanta.
Anche la sala riunioni e' vetro -
illuminata dall'ellisse. Le nuance a tempera privilegiate sono in colori
tenui, mai aggressivi, che si fondano con la luce, in modo da conferire una sensazione distensiva e
naturale, in questo caso i progettisti non hanno sottovalutato gli studi della
cromoterapia.
L'intero progetto
pensato dagli Architetti Emidio Pacini e Marco Bredice e' improntato sul rapporto tra
l'individuo e l'ambiente di lavoro, poiché tutto e' stato pensato per rendere gli uffici confortevoli e
rilassanti.
La tendenza sempre piu' preponderante degli ultimi anni
consiste nel rendere le aziende ambienti psico - compatibili,
ovvero
ambienti in cui chi vi lavora possa avvertire sensazioni gradevoli, che
favoriscano la prolungata esigenza a soggiornare in un luogo chiuso, e in tale progetto, rivolto ad
Acea, e' evidente questo tipo di impegno, complice e' stata un'ellisse vetrata che ha
sovvertito ordini e prospettive, divenendo funzionale alla luce e all'areazione di un
seminterrato trasformato in sala riunioni per
manager.
Marina Racanelli