Intervento:
Aerostazione passeggeri III lotto, collegamento terminal A – terminal B
Progettisti:
Aldo Barbieri Studio Enarco
Collaboratori:
Kazuhide Takahama, Saverio Simonazzi, Ilir Shehu, Alfredo Prampolini, Roberto Raciti, Fausto Frezzotti, Marco Santarelli
Anno di redazione del progetto:
2000 - 2003
Anno di esecuzione:
2005 - 2008
Imprese esecutrici:
Ellepi srl (Ragusa)
Dati dimensionali dell'intervento:
Mq 3.400
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Fra due corpi Un nuovo fabbricato come elemento di collegamento
L’intervento, inserito nell’ampliamento dell’Aerostazione passeggeri di Bologna, fa parte di un’evoluzione avvenuta per lotti funzionali successivi. Operare su un’area pubblica significa confrontarsi con una tipologia di funzioni complessa e al contempo con un’attività che non può essere interrotta a lungo. Tale scelta ha comportato un confronto e una conciliazione con le caratteristiche preesistenti della struttura; l’impianto funzionale, le finiture e alcuni segni morfologici sono rimasti quelli della porzione già realizzata e la ridefinizione degli spazi ha integrato adeguatamente i corpi di fabbrica esistenti. L’intervento consiste nella realizzazione di due percorsi fondamentali: un collegamento al piano terra tra gli esistenti terminal A e B e un collegamento verticale tra il piano terra e il primo piano del terminal A, oggetto di recente ampliamento. La costruzione presenta una forma trapezoidale a due piani che si affaccia a nord sulla pista e a sud sul piazzale rivolto verso la città. A ovest l’area è fiancheggiata dallo stesso terminal A mentre ad est confina con il fabbricato ad un solo piano del terminal B.
Un piano interrato, a pianta rettangolare e destinato prevalentemente a deposito, è stato realizzato in estensione dell’esistente. Il piano terra offre, sul lato prospiciente la pista, una superficie vetrata a tutt’altezza mentre verso la città presenta un tamponamento realizzato in blocchi di termolaterizio rivestito da pannelli tipo Alucobond. I pavimenti del piano sono in marmo rosso Carpazi e in gomma, utilizzando una soluzione simile ai rivestimenti già esistenti. Quest’area assume la funzione di collegamento orizzontale fra i due terminal e di collegamento con il primo piano del terminal A grazie a due tapis roulant inclinati e a una scala fissa. Il primo piano, in parte destinato a ristorante e in aggetto rispetto al piano terra, è caratterizzato da un fronte curvilineo e dall’inserimento di un volume cilindrico che fa da cerniera tra il nuovo fabbricato e il corpo di fabbrica del terminal A. Come il piano terra, verso la pista presenta una parete vetrata mentre il lato città è realizzato mediante una parete curvilinea solo parzialmente vetrata. Nella zona centrale è situato il blocco di collegamento verticale che consente anche un affaccio sul piano inferiore.
A livello della copertura sono collocati tre grandi lucernai circolari in corrispondenza del blocco della scala e dei tappeti mobili, e nove evacuatori di fumo che permettono un’illuminazione diffusa e naturale dell’ambiente. Anche il corpo cilindrico, che presenta un’altezza inferiore rispetto al resto dell’edificio, è sovrastato da un grande lucernaio circolare. Il pavimento del piano è in gres ceramicato; i controsoffitti, così come per il piano terra, sono in lamiera di acciaio microforato a differenza di quelli del corpo cilindrico sagomati in cartongesso e di quelli dei servizi in doghe. Come nel fabbricato esistente per la nuova struttura è stata adottata una soluzione con pilastri in cemento e solaio in predalles per quanto riguarda l’impalcato del piano terra; il resto della costruzione è realizzato con pilastri circolari sempre in cemento, travi in profilati di acciaio e solai in lamiera grecata con soletta collaborante.
Testo di Elisa Caivano
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