Intervento:
Interni albergo Aran Blu e arredi fissi e mobili
Anno di redazione del progetto:
2007
Collaboratori:
Michele Arcarese; Davide Valoppi; Stefano Vecchi
Imprese esecutrici:
Società Presotto SpA
Fornitori:
Ceramiche Appia Nuova
 TRATTO DALLA RIVISTA:
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Aran Blu Gli interni di un hotel sul lido di Ostia richiamano sapori e forme marine
Una specie di creatura marina. Che esce dall’acqua ma senza allontanarsene troppo, per inserirsi perfettamente nel paesaggio costiero circostante. Un edificio che seduce, prima per la sua particolare struttura in vetro e acciaio e poi, per la spettacolare vista sulla costa e sul porto di cui gode. L’hotel Aran Blu è un albergo a quattro stelle che fa parte del Gruppo Aran Roma e che si trova sul lungomare Duca degli Abruzzi, sul lido di Ostia, adiacente al porto turistico di Roma. È stato costruito nel 2005, anche se la redazione del progetto risale al 2004 e le 68 camere a disposizione, la metà delle quali è a fronte mare, sono dislocate su cinque piani. All’architetto romano Massimo Gay è stata affidata la progettazione di tutti gli interni dell’albergo, nonché degli arredi, dei mobili e degli allestimenti.
Un progetto che dell’ambientazione circostante doveva mantenere la linearità, per entrare a fare parte, con discrezione, del paesaggio. Alla redazione del progetto esecutivo hanno contribuito, oltre a lui, l’architetto Michele Arcarese e i designer Davide Valoppi e Stefano Vecchi. L’intervento ha compreso il disegno di tutte le camere e dei servizi igienici a esse connessi. Sono compresi nel progetto, inoltre, i disegni della hall, della sala colazioni del ristorante, della terrazza panoramica e del bar che funzionano nella stagione estiva. E sempre Massimo Gay, inoltre, ha curato la sistemazione e la scelta degli arredi fissi e dei mobili del solarium e della sala fitness che si trovano all’ultimo piano dell’edificio. Tutti gli arredi sono stati realizzati su misura. La particolare posizione non poteva che prevedere l’utilizzo di materiali fortemente influenzati dal carattere marino che circonda l’albergo.
Tutte le parti in legno, per esempio, sono in rovere trattato per avere l’effetto di legno di recupero marino e le pavimentazioni prendono quel colore grigio che sembra simile alla sabbia del litorale romano. Un carattere che, dal mare a pochi passi di distanza e che entra prepotente dalle ampie vetrate, prende colori e atmosfere e li trasforma in un arredo volutamente leggero e luminoso, creando un effetto di continuità con l’esterno. Bianco e beige, declinati in differenti tonalità, infatti, sono i colori dominanti. Su di essi, come conchiglie o sassi colorati, spiccano alcuni dettagli scuri, come, per esempio, oggetti d’arredo o alcuni tendaggi.
E morbide, come quelle prodotte in natura da sabbia e acqua, sono anche le linee. Quelle delle sedute, dei tavoli o dei banconi, che, anche grazie alla scelta di nuances tono su tono, sembrano posarsi leggeri all’interno dei locali, tra questi comprese anche le camere da letto. A rendere ancora più importanti gli interni, poi, tra gli arredi sono stati inseriti diversi oggetti d’arte contemporanea: opere di Salvatore Garau, Ugo Riva e di tanti altri artisti che hanno saputo dare un tocco di classe, ricercatezza e unicità in più al sobrio e lineare arredamento.
Testo: Elisa Venturi
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